I segreti dell’Orto

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Dal Canale di Savena si diramava in città una complessa rete, composta da una quarantina di rami e derivazioni secondarie, che si sviluppava nel settore Est compreso fra l’Aposa e la cinta muraria e, ad Ovest del torrente, giungeva ad alimentare i Conventi di S. Agnese, S. Domenico, S. Francesco e il Palazzo Comunale.

I condotti correvano lungo le strade, ma anche, denunciando una loro realizzazione precedente, sotto i fabbricati stessi, i loro portici o in corti private.

Oggi, di tutto questo reticolato  restano diverse tratte, modificate nei secoli e distrutte in buona parte durante la seconda Guerra Mondiale (Bologna fu assai martoriata dai bombardamenti) poi recuperate ed ancora presenti e in uso, dove alcune più moderne si innestano in quelle più antiche. Il loro lavoro, benchè non più irriguo, ma di smaltimento acque, nere o bianche che siano, viene svolto pazientemente. Del secondo tipo fa parte il percorso perlustrato di recente che passa sotto l’Orto Botanico, dove si sono rintracciate le fondazioni più vecchie (cinquecentesche), ma anche un’incisione del 1904 indicante una manutenzione svolta al condotto; manutenzione che purtroppo non viene più effettuata da parecchi decenni visto l’enorme spessore dei sedimenti che arrivano oramai alla base della volta.

Resta ancora da visionare un lungo passaggio. Non tutti i segreti dei sotterranei dell’Orto Botanico sono stati svelati; speriamo di riuscire a farlo presto.

testo a cura di:

Gruppo Bologna Sotterranea®

Associazione Amici delle vie d’acqua e dei sotterranei di Bologna

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