Marcello Malpighi

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Marcello Malpighi (1628-1694).

Medico e biologo, considerato come il padre della microscopia anatomica e istologica, Malpighi nacque il 10 marzo 1628 a Crevalcore vicino a Bologna. Iniziò i suoi studi nella città natale per poi trasferirsi, a 17 anni, all’Università di Bologna dove studiò Grammatica, Filosofia, Fisica e Anatomia.
Nel 1656 divenne prima lettore a Bologna e poi professore di fisica a Pisa. Nel 1660 Malpighi tornò a Bologna e si dedicò allo studio dell’anatomia, compiendo esperimenti su piante e insetti. A seguito della sua intensa ricerca, molte strutture anatomiche microscopiche portano il suo nome, fra queste uno strato dell’epidermide (strato di Malpighi), due diversi corpuscoli Malpighiani, presenti nei reni e nella milza, e inoltre i tubuli Malpighiani presenti nell’apparato escretore degli insetti.
Malpighi studiò in modo molto approfondito sia piante che animali portando importanti contributi nella conoscenza di entrambi. La Royal Society di Londra pubblicò due volumi riguardanti i suoi studi botanici e zoologici nel 1675 e nel 1679. Seguì un’altra edizione nel 1687 e un volume supplementare nel 1697. Nella sua autobiografia, Malpighi descrive la sua Anatome Plantarum, “la quale, grazie alla grande munificenza della Royal Society, è stata comunicata nel modo più elegante a tutto il mondo letterato”.

I suoi studi sulle piante lo condussero a concludere che esse hanno tubuli simili a quelli osservati negli insetti come il baco da seta (con il suo microscopio è probabile che abbia osservato gli stomi, attraverso i quali le piante scambiano l’anidride carbonica con l’ossigeno). Malpighi osservò inoltre che se viene rimossa una porzione ad anello di corteccia su una pianta, si forma un rigonfiamento nel tessuto soprastante, dovuto all’accumulo delle sostanze nutritive provenienti dalle foglie.

Abile nel disegno, Malpighi sembra essere stato il primo autore ad aver fatto dettagliate illustrazioni di organi separati dei fiori. Nel suo Anatome plantarum ci sono sezioni longitudinali di un fiore di Nigella (Melanthium, letteralmente “fiore di miele”) con gli organi nettariferi molto dettagliati.

Malpighi, grazie agli studi di embriologia animale, è riuscito a tracciare l’ontogenesi degli organi delle piante e del germoglio, specializzandosi nello studio dello sviluppo di giovani plantule. Nel 1679 pubblicò un volume contenente una serie di immagini splendidamente disegnate e incise sulle fasi di sviluppo di leguminose (fagioli) e cucurbitacee (zucca, melone). In seguito ha pubblicato materiale raffigurante lo sviluppo della palma da datteri.

Le indagini di Malpighi sul ciclo vitale di piante e animali lo portarono dentro al tema della riproduzione. Creò disegni dettagliati dei suoi studi sullo sviluppo embrionale del pulcino, sullo sviluppo dei semi di piante (come il limone) e sulla trasformazione dei bruchi in insetti adulti.

In onore del suo lavoro sulle piante, il grande botanico svedese Linnaeus chiamò con il nome di Malpighia il genere tipo per le Malpighiaceae, famiglia di piante a fiore tropicali e subtropicali.

Malpighia
Genere di pianta dedicato a Malpighi dal botanico svedese Linnaeus.
frontespizio anatome plantarum2
Frontespizio di “Anatome plantarum; cui subjungitur appendix, iteratas & acutas ejusdem authoris de ovo incubato observations continens” stampato a Londra dalla Royal Society, 1675-1679, prima edizione.
frontespizio anatome plantarum
Antiporta di “Anatome plantarum; cui subjungitur appendix, iteratas & acutas ejusdem authoris de ovo incubato observations continens”. La tavola mostra dei putti che stanno incoronando tre animali simili a tigri con una ghirlanda di fiori. Il nome dell’autore e il titolo dell’opera si trovano in basso sulla pagina.
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Una delle 39 xilografie presenti in Anatome Plantarum che mostrano nel dettaglio l’anatomia di foglie e tronco.
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Xilografia presente in Anatome Plantarum che mostra l’anatomia dei fiori.
microscopio di hooke
Microscopio di Hooke.

malpighia fucata

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