Rabarbaro alpino – Rumex alpinus L.

Il rabarbaro alpino è una pianta perenne che predilige le zone montane, e il suo habitat sono i terreni ricchi di azoto, come pascoli e alpeggi, i prati ben concimati e le letamaie, ed è presente dai 1500 ai 2400 m s.l.m.
È dotata di un fusto eretto, ramificato e striato.
Le foglie hanno una lamina molto grande e margine ondulato, quelle basali sono astate e cordate, mentre quelle cauline sono lanceolate e intere.
I fiori sono raggruppati in pannocchie fogliose e allungate, sono piccoli e rossastri e compaiono da giugno ad agosto.

Il rabarbaro alpino era noto per le sue proprietà toniche, digestive, lassative, depurative e diuretiche, ma ad oggi viene considerato principalmente un’erbaccia infestante.
La parte che si consuma sono le foglie; si possono fare in insalata ma il consumo principale è tramite bollitura.
Va consumato in piccole quantità a causa della presenza dell’acido ossalico, che dà il sapore acidulo che le caratterizza; un eccessivo consumo può causare avvelenamenti, insufficienze renali e lesioni ai reni. Ne è sconsigliato il consumo alle persone che soffrono di gotta, artriti e reumatismi.

Rumex alpinus