un marzo insolito in Orto Botanico – quinta parte

La premessa è sempre la solita: #iorestoacasa #restiamoacasa e #iostoacasa sono i comportamenti necessari in questo periodo.

Ma visto che #laculturanonsiferma cominciamo la nostra quinta passeggiata, preceduta da una annotazione botanica: noterete che questa volta nelle didascalie abbiamo inserito anche la Famiglia di appartenenza (quei nomi che finiscono in “…aceae”). Al di là di somiglianze o differenze nell’aspetto delle piante, il fatto che esse appartengano alla stessa famiglia (o meno) indica che esistono (o meno) delle affinità, e abbiamo pensato che potesse essere una informazione utile.

Oggi cominciamo con le cosiddette “bulbose”, che sono nel momento di massimo splendore. Abbiamo messo il termine tra parentesi perché da un punto di vista botanico dovremmo distinguere almeno tre tipi diversi di organi sotterranei, i bulbi veri e propri (costituiti soprattutto da foglie carnose), i rizomi (fusti che crescono orizzontalmente sotto il terreno) e i tuberi (radici ingrossate). In tutti i casi si tratta di organi in cui si accumulano, durante la stagione di crescita, sostanze di riserva che permettono alla pianta, con l’arrivo della stagione favorevole, una rapida crescita e una veloce fioritura.

Tra le “bulbose” che crescono spontaneamente in Orto Botanico abbiamo già incontrato la Bocca di Lupo (Iris tuberosa – rizoma), il Narciso nostrano e il Tulipano selvatico (entrambi veri bulbi); stanno fiorendo anche alcuni agli selvatici, come l’aglio triquetro, così chiamato per il suo fusto triangolare

Amaryllidaceae: Allium triquetrum – Aglio triquetro – Mediterraneo occidentale (bulbo)

ma naturalmente sono numerose anche le “bulbose” coltivate, come le seguenti:

Liliaceae: Fritillaria uva-vulpis – Fritillaria – Turchia, Iran, Iraq (bulbo)

Amaryllidaceae: Narcissus ‘Tête-à-Tête’ – Ibrido da giardino (bulbo)
Asparagaceae: Hyacinthus orientalis – Giacinto – Asia occidentale, Medio Oriente (bulbo)
Iridaceae: Iris japonica – Iris frangiato – Cina, Giappone (rizoma)

Si stavano preparando a fiorire anche i Tulipani coltivati ma il freddo di questi ultimi giorni li ha rallentati, vi terremo aggiornati.

È rallentata anche la fioritura del nostro Ciliegio; questa era la situazione martedì:

Rosaceae: Prunus serrulata ‘Amanogawa’ – Ciliegio da Fiore – ibrido da giardino

e questa quella di venerdì:

Anche in questo caso vi terremo aggiornati. Continuano invece le fioriture delle piante da frutto, come il ciliegio, il cotogno e il pero

Rosaceae: Prunus dulcis – Ciliegio – Mar Nero (?)

Rosaceae: Cydonia oblonga – Cotogno – Asia occidentale

Rosaceae: Pyrus communis – Pero – Eurasia

La prossima settimana vedremo come questi giorni freddi hanno influito sulle fioriture. Stay tuned!

un marzo insolito in Orto Botanico – quarta parte

La premessa è sempre la solita: #iorestoacasa #restiamoacasa e #iostoacasa sono i comportamenti necessari in questo periodo.

Ma visto che #laculturanonsiferma eccoci alla nostra quarta passeggiata. Questa volta ci concentriamo sul cosiddetto “Bosco-Parco”, che occupa la maggior parte dell’Orto e che è un grande prato nel quale crescono alberi e arbusti provenienti da varie parti del mondo. In questa zona, come i nostri visitatori sanno, il prato viene lasciato crescere liberamente, con solo alcuni sentieri sfalciati che lo attraversano, per consentire un incremento della biodiversità attraverso l’aumento del numero di specie che vi possono vivere; molte piante erbacee, infatti, non sono in grado di sopravvivere a sfalci continui. L’aspetto “incolto” non deve trarre in inganno: è un modo per consentire a molte piante di fiorire e, successivamente, diffondere i loro semi, in modo da costituire una importante riserva biogenetica per molte aree verdi della zona. Un prato più naturale, peraltro, oltre che per gli aspetti cromatici è importante perchè attira più insetti impollinatori, mantiene il suolo fresco e protetto, aumenta la sostanza organica nel terreno, aiuta la penetrazione dell’acqua e, cosa importante per un Orto Botanico, costituisce una importante occasione didattica per studiare la natura proprio sotto casa e imparare a conoscere alcune piante spontanee che non è sempre possibile osservare in ambiente urbano. Alcune di queste piante le abbiamo viste nella prima puntata, ma contribuiranno a colorare il nostro prato anche la Consolida, l’Erba di San Lorenzo, la Celidonia e, nelle zone più assolate, l’Erba Cipressina.

Ajuga reptans – Erba di San Giovanni – Eurasia

Chelidonium majus – Celidonia – Circumboreale

Euphorbia cyparissias – Erba Cipressina – Europa

Symphytum orientale – Consolida – Asia occidentale

Per quanto riguarda gli alberi e i cespugli, sta iniziando la fioritura dei vari esemplari di Albero di Giuda, mentre è in pieno fiore l’Emero. Sui bordi del Bosco-Parco sono fioriti anche il Mandorlo e il Pesco.

Emerus majus – Emero – Europa centro-meridionale

Cercis siliquastrum – Albero di Giuda – Europa meridionale, Asia occidentale

Prunus persica – Pesco – Cina
Prunus dulcis – Mandorlo – Medio Oriente

Vogliamo però finire questa esplorazione lasciandovi un indizio. I nostri visitatori probabilmente capiranno di cosa si tratta. Agli altri diciamo solo che è l’anticipazione di una delle fioriture che aspettiamo con più ansia ogni anno. Vi terremo aggiornati.